giovedì 31 gennaio 2008

that's what I say now

"se tu trovassi per terra una lampada e potessi esprimere un solo desiderio, cosa chiederesti?"
E' da ieri sera che ci penso e ancora non ho trovato risposta alla tua domanda..ho troppi desideri..sto cercando di trovarne uno che in qualche modo li racchiuda tutti..ma forse è chiedere troppo..
*A parte che i sogni passano se uno li fa passare alcuni li hai sempre difesi altri li hai dovuto vederli finire..
..Ed anche le stelle cadono alcune sia fuori che dentro,per un desiderio che esprimi te ne rimangono fuori altri cento*
Ecco come una semplice domandina fatta tra il casino di un locale sovraffollato mentre io faccio il resto di 1,50 alla capellona rossa e tu spilli una birra chiara media, possa mettermi in difficoltà..
detto questo..oggi piove e fa freddo, e quando è così non vorrei mai alzarmi dal letto, mi sento piccola e protetta sotto il caldo del mio piumone. E già che oggi entro a lavoro tardi, così ho potuto dormire tanto tanto.. non c'è cosa più bella..
Ma ora non me la sento proprio di affrontare l'acqua, il freddo, prendere la macchina, andare a lavoro e fare tutto quello che faccio tutti i giorni..e poi stasera ho già l'ansia perchè devo andare a ballare e non mi va. Troppa calca, troppo macello,troppo casino..e poi dio mio che gente.. minigonne raso-pelo, top succinti e sbrilluccicosi, capelli e trucco alla moira orfei, giacche, cravatte,fazzoletti nel taschino..manco andassero al billionaire..ridimensionatevi gente, siamo allo yab. E mi chiedo cosa ci faccio tra loro. E poi quanto mi sta sul culo.."se non hai i tacchi, non entri"..ma guarda un pò, io i tacchi non me li metto mai figurati se inizio questo giovedì sera..
oggi sono in polemica.
Però posso dire di aver trovato per il momento la risposta alla domanda di ieri sera sul desiderio.
Oggi desidero tornare sotto il piumone e leggere un buon libro.
"Non ci siamo per caso già visti?"_"No, mi pare proprio di no!"
E come no? quante cazzo di birre mi toccherà ancora bere prima di poter scambiare 2 chiacchere a modo con te?? Mi rendo conto che quando mi prendono queste fisse torno in un lampo ai 13 anni quando davanti alla mia classe c'era la sua e facevo casino di proposito per farmi buttare fuori per vederlo..che deficiente..mi sono anche beccata una nota un giorno. Comunque apparte questo.. ora sono praticamente diventata una nachos dipendente per vederti, ed ho costretto tutti i miei amici ad accompagnarmi almeno una volta nel tuo locale. Ora basta, mi devo regolare, non ho più 13 anni.
Ho riletto il post.. è venuta fuori una roba allucinante..ma quando sono in polemica è così, ho bisogno di scrivere,scrivere,scrivere, e parlare, parlare, parlare..e sono tipo vulcano di idee e discorsi insensati. Però poi mi sento meglio. E quindi via libera.. chi posso chiamare ora??

lunedì 28 gennaio 2008

another brick in the wall

"Come sei strana virgi. Non riesco a capirti. Davanti a te c'è un muro e non traspare mai niente di quello che pensi. Ma come mai?"
Come mai, come mai..quante volte l'ho sentita questa frase..quante volte quest'idea del muro mi si ripresenta davanti, detta e pensata da persone diverse. Allora è proprio vero che c'è un muro tra me e gli altri. Ma più che un muro direi una maschera. Una maschera tipo quella del carnevale di viareggio però, tutta colorata, enorme, che ti colpisce per la sua allegria, per la sua maestosità. Perchè è per questo che colpisco io. Perchè sono una tipa alla mano, sempre allegra e sorridente, carina e gentile con tutti, piena di iniziative, di sprint, di voglia di fare, una matta che spara cazzate, che ha sempre argomenti da tirare in ballo..
ma è solo una maschera.
Sotto c'è molto di più. Però non accessibile a tutti. La mia fiducia è diventata dono esclusivo per pochi eletti. E non lo dico per peccare di presunzione, ma perchè mi rendo conto che la concedo veramente a poche persone, si potrebbero contare sulle mani di e.t che se nn sbaglio aveva 3 dita e basta. Non ero così, ma siccome mi sono scottata troppe volte, in amicizia e in amore, ho imparato a distribuirla in giro con parsimonia. Forse sbaglio. Perchè in alcuni casi, come in questo, mi rendo conto che la persona che ho davanti è sincera al 100% con me, che cerca di aprirsi per farsi conoscere e per conoscermi. E io no. Io gli mostro solo il superficiale, ascolto ma non parlo. E mi ripeto, sicuramente sbaglierò, ma non mi va. Non mi sento tranquilla, o semplicemente non ho abbastanza voglia di mettermi in gioco ora come ora. Forse è questo il problema. Forse scoprendo tutte le carte, potrei dire che è davvero proprio qui il problema. Penso che il motivo principale è che mi sono lasciata con carlo solo da un paio di mesi e la batosta non è ancora passata, a lui mi sono veramente data anim' e core e come sempre l'ho preso in tasca, e allora quello che fino a ieri era il mio mondo roseo e perfetto fatto di amore, amici, università,lavoro, tutto perfettamente bilanciato, crolla inesorabilmente e le mie certezze finiscono chissà dove.
E da qui inizia il declino.
Perdo lui, perchè chi l'ha più nè visto nè sentito, e chissà dov'è e soprattutto con chi è ora mentre io mi devasto di seghe mentali davanti al pc. Perdo gli "amici" perchè uscendo con la stessa gente "giustamente" loro si devono schierare da una parte che ovviamente non è la mia. Lascio l'università perchè tanto è inutile spendere soldi e tempo stando sui libri per la felicità altrui. Mi ammazzo solo di lavoro, che è una delle poche cose che mi tiene impegnata mente e corpo per almeno sei ore al giorno. E non contenta mi trovo un secondo lavoro. E ballo perchè senza ballare non ci posso stare,e su questo non si discute. E inesorabilmente torna a bussare ogni sera l'idea di far le valige e andare. Cosa che stavolta sembra proprio definitiva.
Quindi alla fine di tutto ciò.. chi me la da ora come ora la voglia di rimettermi in gioco con il mio prossimo?Nessuno. Mi tengo quello che ho e guardo avanti a testa alta sperando in qualcosa di meglio.
Però per piacere..non mi rompete più i coglioni co' sta storia del muro.

sabato 26 gennaio 2008

intolleranze alimentari

io non tollero le persone che vivono la vita a senso unico.
non tollero chi non ha fiducia in se stesso, chi ha sempre bisogno di un appiglio sugli altri, chi non riesce a dipendere solo da stesso.Chi si piange addosso perchè non ha quello che vuole ma non fa niente per ottenerlo. Chi sta fermo immobile aspettando che qualcosa succeda. Chi brancola un pò qui, un pò la, punta un pò a destra, un pò a sinistra, e poi aspetta, proviamo anche un pò di qua che non si sa mai, si ma però di là forse era meglio..
Cioè non è che non li tollero, però non li capisco, e siccome non li capisco mi ci incazzo e se mi ci incazzo è perchè non tollero chi non è indipendente. Quindi in sostanza,non li tollero.
Stasera sono acida lo ammetto, però questi discorsi non li sopporto. Per il tuo bene vorrei che tu facessi un pò di chiarezza in te stessa in quello che vuoi e quello che non vuoi.
E poi che ti dessi pace,e quel che sarà sarà, cazzo.

venerdì 25 gennaio 2008

Senza parole

Sono scioccata.
Voglio rendere pubblico questo mio trauma di ieri sera.
Allora..sono uscita con Tommaso, ragazzo carinissimo,conosciuto l'altra sera al salamanca. Occhi verdi, ricciolini, alto, bel sorriso, un tipo di compagnia, simpaticissimo, gentile.. perfetto. Andiamo a cena fuori. Pizza, birra e risate, abbiamo chiaccherato un sacco, non ci sono mai stati momenti di imbarazzante silenzio come a volte succede tra due che non si conoscono,anzi, i discorsi fluivano, abbiamo tanti punti in comune,anche lui ama ballare,ascoltiamo più o meno la stessa musica,abbiamo gli stessi hobbyes, gioca a pallavolo...insomma piacevolissima serata. La sua scalata al jackpot avanzava velocemente. Appoggio la mano sul tavolo, lui me la prende e iniziamo a giocerellare tipo puci puci bao bao fidanzatini perffettini, gli occhi si incrociano, sorrisini, le guance si fanno rosse..ad un certo punto, pam, mi stringe la mano fortissimo e mi fa: "Oh mio dio, devo assolutamente chiederti una cosa"
Io panico, chissà cosa mi deve chiedere, mille immagini nella testa, mille paranoie al secondo, chissà cosa mi deve chiedere. Ansia. Panico.. Prende fiato e mi pone la fatidica domanda
" cosa ne pensi di giovanni e serena?"
io: "chi?"
"ma come..non dirmi che non guardi uomini e donne?"
"no"
e da qui il declino...inizia un pippone lungo 3 anni su come mai si sono lasciati,come mai non andavano d'accordo, perchè loro sono una bella coppia, perchè però lei ha un bambino e ha altre priorità,lui invece è un calciatore, è uno che ha tante donne, e bla bla bla,e bla bla, e bla bla.."
-silenzio-
non ho parole.

martedì 22 gennaio 2008

il fuso orario della casa gialla

Mi sa che è arrivato il fatidico momento di rimettere un pò in ordine la mia vita. Ok il fascino di non avere orari, non avere scadenze, non avere qualcuno che ti prepara la cena all'ora di cena che quindi anche se non ceno chissenefrega...ma ora sto un pò esagerando.
Lavoro la mattina da brava commessina doc, torno a casa stravolta dal sonno e crollo inesorabilmente sul divano..all'inizio dormivo un'oretta, 2 massimo, giusto per riprendermi perchè la sera prima ho fatto tardi, ora ci ho preso gusto e tiro a dritto spesso fino alle 9, colazione, perchè appena sveglia non posso mangiare altro che una bella briosche confezionata che sa tanto di unto e burro e chimico allo stato puro, poi mi preparo, mi vesto ed esco perchè dalle 10 lavoro al pub da ale.
"ma si ale, ti do una mano io al pub non preoccuparti.."
chiude alle 3 ma tempo di ripulire,scacciare gli ultimi afecionados e rimettere tutto apposto sono sempre le 4, poi ovviamente non è che si può vivere sempre e solo di lavoro, quindi a casa mia o casa di qualcun'altro inizia la festa che per forza di cose si protrae sempre almeno fin quando sorge il sole. A quel punto che faccio vado a letto per dormire un'ora, certo che no, a quel punto doccia e via, si riparte, ore 8 e 30 puntuale davanti all'entrata di zara home.
Divertentissimo, non ricordo momento nella mia vita che sia stato più spensierato di questo, ho un sacco di giri, un sacco di amici..
Però forse è un pò troppo.
A tutto c'è un limite.
Il dubbio mi è venuto stamattina quando dalla finestra di casa mia ho visto la Fam. Bertucci (padre, madre e figlioletto di approssimativamente anni 12) far colazione con latte, caffè e cereali mentre io e la mia amica Veronica mangiavamo con gusto la nostra carbonara..
..MAH..

lunedì 21 gennaio 2008

nebbia e foglie di tè.

genny_virgi_ross
milano

sabato 19 gennaio 2008

claudia

oggi ho voglia di scrivere..è il terzo post nel giro di un'ora che faccio.
Forse perchè ieri sera è andata come è andata, forse perchè sono da un pò di giorni così, forse perchè non vedo l'ora che sia domani perchè muoio dalla volgia di rivedere ge' e ross..fatto sta che ho un turbinio di pensieri in testa che devono trovare una via d'uscita. E quindi eccomi qua, seduta davanti al pc, i pod nelle orecchie perchè di là c'è brizio che dorme e non posso far casino. Cerco quella canzone,che era la nostra, perchè sopra quella ci abbiamo ballato alle nazionali a foligno. Eccola. Alzo a tutto volume e mi lascio andare al ricordo. Forse anche perchè ho appena finito di lavarmi i denti con il dentifricio alla menta, lo stesso che mi hai attaccato sul cuscino. Sai, proprio ieri sera ti stavo pensando seduta sulle panchine di piazza della repubblica..mi hanno chiesto che fine abbia fatto il mio piercing visto che mi è rimasto ancora il buco. E allora inevitabilmente mi estraneo dal mondo e mi torni in mente tu. Ho il flash di te sul motorino davanti a me col ginocchio che sporge e il piumino beige, e io dietro sul mio 50ino scassato e che siccome avevo solo 15 anni aveva ancora i fermi e non riusciva a tenere il passo. e te che andavi e io mi incazzavo perchè non mi aspettavi e io nn sapevo la strada. "Virgi, facciamo forca? Ho trovato un posticino carino per stare tranquille.." Sono tornata al lago un pò di tempo fa, ma da sola non ha lo stesso fascino. Non c'era neanche il nudista. E' finita la canzone. (Forse è meglio cambiare genere per non andare incontro a fuoriuscite incontrollate di lacrime, che poi mi si gonfiano gli occhi e mi diventa il naso rosso e faccio schifo). Chissà che fai..che faresti al posto mio. Avrei bisogno di chiederti consiglio. Tu sicuramente mi abbracceresti. Cazzo quanto mi mancano i tuoi abbracci, i nostri, quelli che duravano quarti d'ora interi e che valevano più di mille parole. Devo dirti una cosa brutta..ho perso i contatti con l'elisina, all'inizio abbiamo provato a frequentarci ancora ma era difficile senza te. E ora non ci vediamo mai. Più. Ci siamo incrociate in centro quest'estate ma ognuna di noi ha seguito la sua strada, non ci siamo incrociate neanche con lo sguardo per non sentirci obbligate a salutarci. Non è più la stessa cosa. Neanche a ponte a greve. Ognuno ha preso la sua strada e credo che non esista più il gruppo come lo intendevamo noi. Io almeno non ci sono più tornata. Tommy lo vedo ogni tanto. Ed ha ancora il girasole in macchina. Non so se sta ancora con la Cate. E il tuo papà ha venduto il negozio e ora c'è un omino piccolo e magro, con la faccia a topolino e gli occhiali verdi, però tutto è rimasto com'era, tranne il bancone che l'ha spostato verso l'altra parete. Ci sono ancora le mani che abbiamo fatto noi quando abbiamo ridipinto le pareti. La tua è perfetta e la mia è tutta sbavata e scolata..ti pareva, eri sempre te la più brava. E mi stavi tanto sulle palle quando mi prendevi in giro con quelle battutine del cazzo. Lo sai che sono permalosa, che un pò al gioco ci sto ma che arrivati a un certo punto mi scoccio. E se ti rispondevo male era la volta che mi prendevi ancora più in giro. Aura ha partorito il 18 luglio e tu sei zia. E' bellissima, biondissima e cicciottella..piange un sacco ed è capricciosa da morire, però è un piacere vederla sorridere con quei due dentini buttati a caso in bocca. Aura sta ancora con Rosario per fortuna ed è felice. Io sono single, come sempre, così mi lasci, così mi ritrovi. Non vado più all'università. E sto per partire con Tanya. Sai, domani vado a Milano con genny e ross, abbiamo lavorato insieme 2 estati consecutive, dovevi conoscerle, ti sarebbero piaciute da morire. Ross in effetti mi ricorda un pò te. E io invece somiglio molto alla genny. Che caso.
e te che fai?
ci guardi da lassù?
ci pensi ogni tanto?

Vita nell'inchiostro

Questo è uno dei miei brevi racconti, scritti di fretta e furia, prima di addormentarmi. Dedicato a te.

OCCHI NEGLI OCCHI
avevo quasi finito di modellare il corpo del mio amore quando ho commesso un danno irrimediabile.mi stavo allungando sopra il tavolo per raggiungere il rubinetto -mi serviva un po' d'acqua per allungare l'impasto- quando il gatto mi è schizzato tra i piedi. ho traballato incerta e con il gomito ho urtato la piccola ciotola azzurrina che conteneva l'ingrediente più importante di tutti, il tocco finale per il mio amore: gli occhi.sono rotolati come biglie sbarazzine al centro del tavolo, fermandosi proprio al centro di un mucchietto di farina.li ho raccolti con cura, tra indice e pollice, erano tutti impolverati e ho cercato di sciacquarli sotto l'acqua tiepida. non ha funzionato. i sottilissimi granelli bianchi si erano infilati sotto la cornea, penetrandovi per bene.'adesso' pensavo, 'quando darò la vista al mio amante tutto quello che otterrò sarà uno sguardo opaco e adorante.' un marrone salsa di castagna offuscato, quasi cieco.guardo gli occhi sul fondo del lavandino.li raccolgo, vitrea li ripongo al loro posto.mi giro verso il mio amore, le lunghe braccia di marzapane giacciono ancora prive di vita sul tavolo di cucina. sì, è quasi pronto. ritocco il viso, mescolo acqua agli zigomi, laddove mancava. sollevo le palpebre e infilo gli occhi.appena il lievito fa effetto, appoggio il corpo del mio amore sulla teglia, e lo inforno.alzo la temperatura al massimo, esco dalla stanza e lascio che il forno esploda.
io volevo soltanto che mi guardassi negli occhi.

essere un pochino più accurati.

ho appena comprato un altro paio di scarpe. Penso le più assurde sul mercato. E non contenta le ho colorate, scritte, ritagliate, rattoppate. Risultato finale: ridicole al punto giusto, perfette per me. Cazzo quanto mi piace vedere le loro facce sconvolte ogni volta che entro a lavoro e sentire le loro vocine acide chiuse tra labbra rosso ciliegia dire:
"oh mio dio, che oscenità" "ti prego Tiziana le vedi.."
ahahaha, grasse risate per me. Diceva mio nonno, quello che conta non sono le scarpe ma la suola, che ti deve portare lontano. Quanto aveva ragione.
Cambiando discorso..voglio appuntare qui una frase che mi è stata detta stanotte alle 3, in macchina sotto casa mia da un amico:
"non lasciare che il mondo giri intorno a te, gira tu intorno al mondo..anzi, ancora meglio, giraci insieme."
..Ne faccio tesoro. Grazie Re'.

martedì 15 gennaio 2008

mentre brucia questa sigaretta..

Non penso ad altro ormai.
E' proprio arrivata l'ora di fare le valige e andare. Qui non c'è più niente che mi tenga. Ho bisogno di novità, voltare pagina e ricominciare. Capiamoci..non c'è niente che non vada nella mia vita, però è questa sensazione di monotonia, di eccessiva tranquillità, di routine giornaliera, di stesse faccie, stessi posti, stessi problemi, che mi stringe il collo e non mi fa respirare. Io non sono fatta per star ferma ad aspettare che accada qualcosa.Io ho bisogno di fare. E ora voglio andare. Voglio lanciarmi in questa esperienza più grande mille volte di me. Non ho paura di affrontare ciò che non conosco, ma piuttosto ciò che conosco. E lo so che sono fatta strana. E lo so che dovrei apprezzare di più quello che ho, tenerne di conto e non cancellare tutto così con un colpo di spugna. Puff, sparito. E so anche che non serve scappare dai problemi. Però cazzo ho vent'anni e sono un'anima inquieta. Non ce la faccio più a star qui. Mi sento stretta.
E comunque ormai ho deciso che voglio andare.
E chi mi conosce lo sa bene che quando mi metto in testa qualcosa, non c'è niente che mi faccia cambiare idea. Nemmeno tu, con quel sorriso, gli occhi dolci e il ciuffo ribelle.

mercoledì 9 gennaio 2008

voglio

Ho voglia di ballare.
perchè ballare mi fa volare.
e volare mi fa stare bene.

non controllare il mio corpo.
lasciarlo andare.
e voglio bere, fumare e mangiare.

e scappare.

e urlare a squarcia gola.
e vestirmi da idiota.
camminare con tacchi di 2 metri per guardare finalemente tutti dall'alto.
e sculettare.

nuotare in una piscina salata.
comprare tutto senza provarsi niente.
e andare al cinema.

e guidare con la musica a manetta e la sigaretta in bocca.
dormire fino a tardi.
e andare a letto tardi.
lavorare al circo.

e non avere orari.
ed essere impegnata nel mio tempo libero.

e leggere.
passare l'esame senza studiare.
calpestare le aiuole.

e cantare.
rivedere tanya.
ridere e ridere e ridere.

fare le valigie.
e rifare tutta la mia stanza.
e viaggiare.
prendere la nave e vedere la terra allontanarsi.

..questo è quello che voglio ora, contento?Tu non ci sei.Spietatamente diretta.Futilmente felice.

Fango

_________________
Io lo so che non sono solo anche quando sono solo
io lo so che non sono solo
io lo so che non sono solo
_________________
anche quando sono solo sotto un cielo di stelle
e di satelliti tra i colpevoli le vittime e i superstiti
un cane abbaia alla luna
un uomo guarda la sua mano sembra quella di suo padre
quando da bambino
lo prendeva come niente e lo sollevava su
era bello il panorama visto dall'alto
si gettava sulle cose prima del pensiero
la sua mano era piccina ma afferrava il mondo intero
ora la città è un film straniero senza sottotitoli
le scale da salire sono scivoli, scivoli, scivoli
il ghiaccio sulle cose
la tele dice che le strade son pericolose ma l'unico pericolo che sento veramente
è quello di non riuscire più a sentire niente
il profumo dei fiori
l'odore della città
il suono dei motorini
il sapore della pizza
le lacrime di una mamma
le idee di uno studente
gli incroci possibili in una piazza
di stare con le antenne alzate verso il cielo
_________________
io lo so che non sono solo
io lo so che non sono solo anche quando sono solo
io lo so che non sono solo
e rido e piango
e mi fondo con il cielo e con il fango
io lo so che non sono solo anche quando sono solo
io lo so che non sono solo
e rido e piango
e mi fondo con il cielo e con il fango
_________________
la città un film straniero senza sottotitoli
una pentola che cuoce pezzi di dialoghi
come stai quanto costa che ore sono che succede che si dice chi ci crede
e allora ci si vede
ci si sente soli dalla parte del bersaglio
e diventi un appestato quando fai uno sbaglio
un cartello di sei metri dice tutto è intorno a te
ma ti guardi intorno e invece non c'è niente
un mondo vecchio
che sta insieme solo grazie a quelli che hanno ancora il coraggio di innamorarsi
e una musica che pompa sangue nelle vene
e che fa venire voglia di svegliarsi
e di alzarsi
smettere di lamentarsi
che l'unico pericolo che senti veramente
è quello di non riuscire più a sentire niente
di non riuscire più a sentire niente
il battito di un cuore dentro al petto
la passione che fa crescere un progetto
l'appetito la sete l'evoluzione in atto
l'energia che si scatena in un contatto
_________________
io lo so che non sono solo
anche quando sono solo
io lo so che non sono solo
e rido e piango e mi fondo con il cielo e con il fango
io lo so che non sono solo anche quando sono solo
io lo so che nn sono solo
e rido e piango
e mi fondo con il cielo e con il fango
e mi fondo con il cielo e con il fango
e mi fondo con il cielo e con il fango
_________________
-Fin-

lunedì 7 gennaio 2008

On sale!

saldi saldi saldi..
chi compra ai saldi vive come un pascià
e a piedi caldi se ne staaaaaa!
questa è una richiesta di aiuto. passo.
salvate nove povere anime disperse nel marasma del centro commerciale i gigli. passo.
invasione di clienti armati di portofoglio e carta di credito tra i denti. passo.
rischio epidemia altissimo. passo.
urgente bisogno di sostegno morale e fisico. passo e chiudo.
tu tu tu tu tu tuuuuu...

venerdì 4 gennaio 2008

heart of glass

è mattina presto, o sera tardi, dipende dai punti di vista..fatto sta che sono le 2 e 30 a.m ho provato a chiamarlo e non mi ha risposto..

..com'è bello farsi del male gratuitamente..

e ora non ho sonno e non so come sbarcare il lunario e allora mi piazzo davanti allo schermo incantatore e pigio su questa tastiera velocemente e con cattiveria senza pensare a quello che verrà fuori..cazzo mi è arrivato un messaggio..niente, era simone in cerca di un'altra da aggiungere alla sua lista. Forse non ha capito che io non sono un numero come tutte le altre. Forse invece non ho capito io cosa voglio davvero. So solo che ora come ora vorrei sparire lontano da tutti e da tutto, nel silenzio più assoluto.. non ho più voglia di combattere con i miei mostri del passato, vorrei che queste brutte sensazioni che provo per loro sparissero come d'incanto e che tutto andasse per il verso migliore. Vorrei poter avere una discussione con lei che non finisca sempre e comunque su quell'argomento, da 15 anni a questa parte tutti i discorsi hanno un solo e unico punto di fuga e finisce sempre che lei si sente cadere da un'altezza spropositata il peso del senso di colpa grosso come un macigno sulla testa,e io mi sento un fiume in piena di odio e le mie guance bruciano di lacrime incandescenti. Mi chiede di dimenticare, di sorpassare..io ci provo, eccome se ci provo, e va tutto bene finchè sono chiusa nelle mie 4 mura, nel mio carcere insonorizzato, ma poi come apro quella porta e mi siedo a tavola mi sento un'estranea ed è davvero tremendo non sentirsi a proprio agio in casa propria.

E non so come superarlo.

E vorrei tanto lasciarmi tutto alle spalle.

E vorrei sbagliarmi nell'ammettere che questo fatto mi condiziona inequivocabilmente nei miei rapporti con gli altri, di amicizia e non, ma lo so che invece non c'è verità più grande. E allora capisco così tante cose.. capisco perchè non ho mai avuto una vera amicizia con nessuno, capisco perchè non ho mai avuto una storia che sia durata più di 7mesi,capisco perchè per così tante volte sono stata ferita, capisco perchè ho appena mandato a puttane l'unico vero rapporto serio che stavo avendo con una delle persone più spettacolari che abbia mai conosciuto. Perchè ho paura. Ho una paura folle. Ho paura a darmi. Ho paura a far entrare le persone nel mio mondo. Ho paura ad aprirmi. Ho paura a far scoprire chi veramente sono io. Ho paura a togliermi la maschera del sorriso. Appena qualcuno scende un pò più nel profondo di me io mi chiudo a riccio e vaffanculo a tutti. E non so come fare. E non so come fare. E non so come fare. Sono disarmata davanti a ciò perchè se non l'ho superato in questi 15 anni, ho paura che si cementi dentro di me e che tra altri 15 anni sia ancora li a bussare alla mia porta ogni volta che li vedo insieme. E se così sarà io sarò sempre da sola perchè non sono capace di dare tutta me stessa agli altri. Giocherò sempre alla meno e così non va. E io non voglio stare da sola. Dico sempre che la solitudine non mi spaventa, che lo stare da sola non fa altro che bene, che i momenti da soli sono i momenti migliori. Ma cazzo no. Ho una paura bestiale della solitudine.

Forse dovrei davvero fare come la Vero, far le valigie e andar via, lasciarmi fisicamente tutto alle spalle, anche se so che non sarebbe comunque la soluzione definitiva del problema. Ma come si dice, lontano dagli occhi lontano dal cuore. Ridendo e scherzando le valigie le ho già pronte davvero e il biglietto aereo di sola andata è sul comodino che mi aspetta. Chissà, forse sarà l'inizio di una nuova vita.

O forse solo la creazione di una nuova maschera.

O forse, ancora un chilo di sabbia in più a coprire il mio ego ferito.

Chi lo sa..










martedì 1 gennaio 2008

brinidisi alle 4 esse!

Capodanno strano: divertente ma serio, ubriaco ma attento, allegro ma pensieroso.. Ho cercato di non incrociare i suoi sguardi ma è stato difficile, e l'ho osservato da lontano,di nascosto, ma non l'ho visto felice ma anzi un pò distrutto, un pò falso, un pò "sorrido perchè devo farlo"..non so se però è stata un'impressione mia perchè anche io mi sentivo un pò così o se davvero lo era. Cazzo, non è facile passare il capodanno in una festa dove ci sono 200 persone e tra quelle 200, 1 è il tuo ex e 30 sono i suoi amici. Soprattutto se poi, tra i tuoi di amici, ci sono quei tre che ci proverebbero anche se tu fossi morta, e che non capiscono mai quando è il momento di smettere finchè non ti incazzi di brutto. A pensarci bene non è stato un capodanno facile, ma ce l'ho fatta..l'ho superato alla grande. E ora..anno nuovo, vita nuova. Più o meno. Come da tradizione questo è il momento di riordinare le idee e di stilare una bella listina di buoni propositi per l'anno nuovo, metà dei quali non verranno mai realizzati e si ripresenteranno puntuali l'anno dopo. Da qst anno invece non mi voglio aspettare niente, voglio solo vivere quello che mi da, e prendere tutto, cose belle e cose brutte per quelle che sono. Il mio unico desiderio è essere ..(stavo per scrivere felice, ma forse è un pò troppo) TRANQUILLA e SERENA e con la consapevolezza che tutto è nelle mie mani. Quest'anno si gioca, si scende in campo, e se io dico di combattere, non ce ne sarà più per nessuno.

Quest'anno per prima cosa ci sono IO.