martedì 15 gennaio 2008

mentre brucia questa sigaretta..

Non penso ad altro ormai.
E' proprio arrivata l'ora di fare le valige e andare. Qui non c'è più niente che mi tenga. Ho bisogno di novità, voltare pagina e ricominciare. Capiamoci..non c'è niente che non vada nella mia vita, però è questa sensazione di monotonia, di eccessiva tranquillità, di routine giornaliera, di stesse faccie, stessi posti, stessi problemi, che mi stringe il collo e non mi fa respirare. Io non sono fatta per star ferma ad aspettare che accada qualcosa.Io ho bisogno di fare. E ora voglio andare. Voglio lanciarmi in questa esperienza più grande mille volte di me. Non ho paura di affrontare ciò che non conosco, ma piuttosto ciò che conosco. E lo so che sono fatta strana. E lo so che dovrei apprezzare di più quello che ho, tenerne di conto e non cancellare tutto così con un colpo di spugna. Puff, sparito. E so anche che non serve scappare dai problemi. Però cazzo ho vent'anni e sono un'anima inquieta. Non ce la faccio più a star qui. Mi sento stretta.
E comunque ormai ho deciso che voglio andare.
E chi mi conosce lo sa bene che quando mi metto in testa qualcosa, non c'è niente che mi faccia cambiare idea. Nemmeno tu, con quel sorriso, gli occhi dolci e il ciuffo ribelle.

5 commenti:

buИCiA ha detto...

Sono stata a Londra quest'estate.
E' una città che ti cattura. E' fatta di mille diverse cose e persone. E' come sentirsi al centro del mondo, ma è un centro del mondo che rassicura, perchè qualsiasi cosa tu faccia o tu sia si perderà tra tutte le altre anime.
Il diverso alla fine diventa uguale. Tutti sono accomunati dalla diversità.

Parti. Vai. Non lasciare che ti trattenga nessuno.
Le anime inquiete hanno bisogno di trovare un po' di pace. Altrove. Magari, altrove la trovi.

dino ha detto...

fallo...fallo adesso!se ti fermi a riflettere rischi di prendere la decisione sbagliata.io ho commesso questo errore ed ho lasciato che i pensieri ed i rimpianti vivessero la mia vita prendendone possesso...sono rimasto immobile senza fare nulla:spettatore e non attore!non ti conosco,ma riesci a trasmettermi delle emozioni forti in quello che scrivi...perciò,da sconosciuto,ti dò il consiglio che potrebbe darti chi ti conosce e ti vuole bene:non pensarci,parti...a tornare ci sei sempre!buona fortuna

dino ha detto...

ti ho dedicato un post sul mio blog...è tratto da uno dei miei libri preferiti...se lo avessi letto prima,forse adesso non sarei qui!spero che a te vada diversamente,meglio!

vinci ha detto...

...premessa...
son capitato qui perchè mi fido di un commento che ho letto...

...londra non mi è mai piaciuta, così come tutta la cultura inglese...ma questo è un commento talmente soggetto che non merita risposta o approfondimenti...quel che mi ha colpito è il "puff"...quel suono un po' cacofonico, un po' onomatopeico, un po' rassicurante, un po' inquietante che hai voluto comunicare...un po' il simbolo di quello che hai dentro e fuori dagli occhi.

marco ha detto...

quella sensazioncina li' di collo tirato, ce' l'ho un po' anch'io in questa cittadina bella ma provincialotta..anch'io ho pensato d'andarmene tempo, anche solo per un po', ma qua al momento non si puo' (sidice sempre cosi' no?), no davvero comunque.Esperienza ragazza, esperienza, vai, fa' che non siano solo parole, potrai sempre dirti che c'hai provato.