"Come sei strana virgi. Non riesco a capirti. Davanti a te c'è un muro e non traspare mai niente di quello che pensi. Ma come mai?"
Come mai, come mai..quante volte l'ho sentita questa frase..quante volte quest'idea del muro mi si ripresenta davanti, detta e pensata da persone diverse. Allora è proprio vero che c'è un muro tra me e gli altri. Ma più che un muro direi una maschera. Una maschera tipo quella del carnevale di viareggio però, tutta colorata, enorme, che ti colpisce per la sua allegria, per la sua maestosità. Perchè è per questo che colpisco io. Perchè sono una tipa alla mano, sempre allegra e sorridente, carina e gentile con tutti, piena di iniziative, di sprint, di voglia di fare, una matta che spara cazzate, che ha sempre argomenti da tirare in ballo..
ma è solo una maschera.
Sotto c'è molto di più. Però non accessibile a tutti. La mia fiducia è diventata dono esclusivo per pochi eletti. E non lo dico per peccare di presunzione, ma perchè mi rendo conto che la concedo veramente a poche persone, si potrebbero contare sulle mani di e.t che se nn sbaglio aveva 3 dita e basta. Non ero così, ma siccome mi sono scottata troppe volte, in amicizia e in amore, ho imparato a distribuirla in giro con parsimonia. Forse sbaglio. Perchè in alcuni casi, come in questo, mi rendo conto che la persona che ho davanti è sincera al 100% con me, che cerca di aprirsi per farsi conoscere e per conoscermi. E io no. Io gli mostro solo il superficiale, ascolto ma non parlo. E mi ripeto, sicuramente sbaglierò, ma non mi va. Non mi sento tranquilla, o semplicemente non ho abbastanza voglia di mettermi in gioco ora come ora. Forse è questo il problema. Forse scoprendo tutte le carte, potrei dire che è davvero proprio qui il problema. Penso che il motivo principale è che mi sono lasciata con carlo solo da un paio di mesi e la batosta non è ancora passata, a lui mi sono veramente data anim' e core e come sempre l'ho preso in tasca, e allora quello che fino a ieri era il mio mondo roseo e perfetto fatto di amore, amici, università,lavoro, tutto perfettamente bilanciato, crolla inesorabilmente e le mie certezze finiscono chissà dove.
E da qui inizia il declino.
Perdo lui, perchè chi l'ha più nè visto nè sentito, e chissà dov'è e soprattutto con chi è ora mentre io mi devasto di seghe mentali davanti al pc. Perdo gli "amici" perchè uscendo con la stessa gente "giustamente" loro si devono schierare da una parte che ovviamente non è la mia. Lascio l'università perchè tanto è inutile spendere soldi e tempo stando sui libri per la felicità altrui. Mi ammazzo solo di lavoro, che è una delle poche cose che mi tiene impegnata mente e corpo per almeno sei ore al giorno. E non contenta mi trovo un secondo lavoro. E ballo perchè senza ballare non ci posso stare,e su questo non si discute. E inesorabilmente torna a bussare ogni sera l'idea di far le valige e andare. Cosa che stavolta sembra proprio definitiva.
Quindi alla fine di tutto ciò.. chi me la da ora come ora la voglia di rimettermi in gioco con il mio prossimo?Nessuno. Mi tengo quello che ho e guardo avanti a testa alta sperando in qualcosa di meglio.
Però per piacere..non mi rompete più i coglioni co' sta storia del muro.
2 commenti:
buongiorno signorina...spero che il lunedi lavorativo sia trascorso in fretta e senza grossi traumi...per quanto rigarda 'il muro di protezione',ti posso dire che io ne ho costruito intorno a me uno così alto che ci sono anche le vedette di guardia in cima e mi avvisano se qualcuno cerca di scavalcarlo...
Beh penso sia normale, tutti prima o poi affrontiamo un grande dolore, un lutto sentimentale o di altro genere. E dopo ogni esperienza si fortifica la corazza che ci togliamo sempre con più difficoltà e sempre con chi pensiamo lo meriti sul serio. Quindi ti auguro di incontrare al più presto una persona con cui valga davvero la pena mettersi in gioco. :) un bacio
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