domenica 17 febbraio 2008

SoS Calze a Rete

Stamattina ero in macchina e pensavo al 2008.Cominciato da così poco e già un casino. Che era un periodo nero questo lo abbiamo capito, però è proprio vero che disgrazia chiama disgrazia.
C'è stata la discesa bella felice e spensierata..ora mi tocca la fatica della salita.
Su e giù..la vita è così. Comunque non vorrei per niente tornare al 2007. Neanche al 2006. Al 2005 forse si, da aprile in poi, ma questa è un'altra storia..anche oggi a tavola con gli zii ne abbiamo riparlato, anzi ne hanno riparlato, perchè in casa mia si sentono tutti in grado e in obbligo di dare giudizi sulle esperienze degli altri. Io seduta in un angolo, con il mento appoggiato sulle ginocchia, giocavo con il laccio di una scarpa..
Oggi non ho voglia di compagnia, non ho voglia di mangiare. La testa mi martella, ieri sera forse ho esagerato un pò.
Aver sentito pronunciare i vostri nomi mi fa tornare in mente mille cose..il cuore batte come la prima volta, e il mio pensiero vola a voi ovunque voi siate. Così lontani geograficamente eppure così vicini. Scorre il film della nostra estate, dei nostri momenti insieme,di tutto quello che c'è stato prima e dopo. riguardo le foto e mi faccio del male perchè vi vorrei tutti qui con me. ancora una volta. Come il giorno del mio 18 compleanno, aprire la porta e rivedere i vostri sorrisi urlare "sorpresa!" .Il nostro tugurio. Il tavolino stracolmo, i formaggini.. quando partono i ricordi non si fermano più, è un fiume in piena di immagini-sensazioni-emozioni-sorrisi-pianti-brividi che mi travolge e mi stordisce. forte come sempre.
Ogni volta che mi chiedono qual'è stata l'esperienza che mi ha segnato di più ho sempre una sola risposta: il free team 2k5. E se mi chiedono di parlarne è la fine..non riesco a resistere dal farlo,diventando spesso logorroica ed eccessiva nella ricchezza di particolari. Rido, mi brillano gli occhi, ho male alle mascelle, agli addominali, quasi non respiro per non perdere un secondo in più di racconto. E non smetterei mai.. Poi vedo gli occhi del mio ascolatore e ci leggo che non ha capito una mazza e che soprattutto non gliene frega un cazzo di niente.. e allora mi sento scema. Non ci credevo quando dicevano che solo chi fa un'esperienza così sa cosa vuol dire. Ed infatti è vero. E all'inizio mi sentivo terribilmente sola, i mie amici non capivano. Ho imparato poi a trovare proprio in questo la mia forza e ho capito anche che non sono sola perchè anche voi provate quello che provo io. QUEST'ANMAZIONE E' UN TUNNEL SENZA USCITA (ndr).
"Virgy, dai è ora di mangiare il secondo,aiutami a portarlo in tavola"
Fine del momento di silenzio e riflessione. C'è una tavolata di parenti affamati da sfamare di là e milioni di interessantissime discussioni sui dolori e sulle malattie cardiovascolari da intovolare. Iuppy du. Non vedo l'ora. Oggi non ce la faccio.. i pranzoni della domenia sono una delle cose che odio di più, svegliarsi rincoglionito dal fine settimana appena passato con l'alezzo di sugo che sale su dalle scale, mamma e nonna che sono in cucina dalle 8 di mattina a intrugliare, girare, scolare, decorare.. con la mente torno un attimo al natale. Ansia.
E poi oggi c'è la zia Primetta a pranzo.. colei che ingoiò un megafono alla tenera età di 30 anni e da allora urla come una matta, colei che è grassa come un vitello e non contenta continua a ingozzarsi di bignè e cheese cake perchè "sa', mio figlio lavora in pasticceria e allora mi vizia", colei che adora colorarsi i capelli di rosso estintore e dare la colpa alla parrucchiera sbadata, colei che da quando sono nata mi chiama stellina e tutte le volte che mi vede mi stringe le guancie forte e mi da i baci sugli occhi.
Brividi per me.
Oggi pomeriggio devo uscire presto, devo trovare un impegno improrogabile che mi salvi da tutto ciò..

1 commento:

buИCiA ha detto...

Sorrido, mentre ti leggo!
Ed è da stamattina che ho in mente di scrivere un post dal titolo "Il pranzo della domenica"...
Vado a dargli inizio.

Un bacio!!